Dalla “Ripa Maris” alla Marina del Finale

Finalmarina

L’attuale Finalmarina presenta vicende storiche articolate e complesse, frutto di oltre duemila anni di storia.

Un primo abitato presso l’insenatura naturale esistente alla foce del torrente Pora è documentato a partire dal periodo successivo alla conquista romana della Liguria di Ponente nel 181 a.C. Questo primo abitato di Età romana repubblicana si sviluppò nei secoli successivi, fino al momento della costruzione nelle sue vicinanze nel V secolo della chiesa battesimale destinata a divenire la medievale “Pieve del Finale”. Monete romane e bizantine provengono dalla zona indicata come “alle falde del Gòttero” dallo storico finalese Giovanni Andrea Silla, con riferimento al promontorio montuoso che separa la Marina del Finale dalla valle di Finalpia.

Nel XII secolo sulla spiaggia della Marina erano attivi cantieri navali che costruivano navi destinate a percorrere le rotte mediterranee.

La fondazione da parte dei marchesi Del Carretto del Borgo signorile del Finale, alla confluenza dei torrenti Pora ed Aquila, e la costruzione da parte di Genova di Castelfranco sul Gòttero nel 1365 condizionarono lo sviluppo di quella che era definita come la Ripa maris, cioè la “riva del mare” del Finale.

Disposizioni di Giacomo Del Carretto del 1258 e gli Statuti del Finale del 1312 vietavano la costruzione di nuove case alla Marina, il soggiorno in essa di barbieri e altri artigiani, l’esercizio del commercio al minuto.

L’assetto urbanistico della Marina iniziò a delinearsi tra la seconda metà del XV e il XVI secolo.

L’epicentro dell’abitato era costituito dall’ampio spazio aperto, noto come la platea magna, ossia la piazza grande (attuale Piazza Vittorio Emanuele II), documentata a partire dal 1450. In essa avvenivano le attività commerciali e tra XVI e XVII secolo fu costruita la lunga loggia porticata sul fondo dello slargo.

L’abitato si sviluppò ai suoi lati con due schiere di abitazioni allineate lungo la spiaggia.

Nel 1562 furono trasferite nella chiesa di Sant’Antonio alla Marina le funzioni dell’antica Pieve del Finale, ormai emarginata rispetto all’abitato che si era andato sviluppando. Alle spalle della platea magna, nel 1619 iniziò la costruzione della nuova Basilica di San Giovanni, terminata solo nel 1674 con grande dispendio di risorse.

Quando nell’agosto 1666 sbarcò alla marina l’infanta Margherita di Spagna, fu eretto in suo onore il grande arco trionfale destinato a divenire uno dei simboli del Finale.

Nel periodo spagnolo e durante la dominazione genovese, iniziata nel 1713, la Marina divenne la sede privilegiata di importanti famiglie locali (Buraggi, Locella, De Raimondi, Ferri, Malvasia e altre), che vi eressero i proprio splendidi palazzi nobiliari.

La definitiva affermazione della Marina come epicentro dell’intero territorio si registrò nel 1927, quando vi fu istituito il municipio del nuovo Comune di Finale Ligure, nato dalla forzata unione dei precedenti comuni di Marina, Borgo, Pia e Varigotti.

Il Novecento vide inoltre lo sviluppo di un turismo balneare, che comportò una crescita urbanistica e la cancellazione degli antichi paesaggi connessi agli abitati costieri.

COME ARRIVARE

Finalmarina

Come raggiungere il Sito

Finalmarina può essere raggiunta dagli svincoli dell’autostrada A10 di Feglino (solo per le provenienze da Genova, Torino o Milano) e di Finale Ligure (per tutte le provenienze), oppure percorrendo la SS 1, Via Aurelia. È inoltre sede della stazione ferroviaria di Finale Ligure.

Visita

Per la vista ai vari monumenti si possono consultare le consultare le singole schede e il sito del Museo Archeologico del Finale.

Info

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