Età bizantina

Una storia fugace: l’epopea di Bisanzio

Nel 476, oltre dodici secoli dopo la mitica fondazione di Roma, finì l’Impero romano d’Occidente e in Italia si instaurò il Regno goto.

La dominazione gota terminò con la devastante guerra greco-gotica (535-553), quando l’imperatore di Bisanzio Giustiniano I riportò sotto il controllo dell’Impero romano d’Oriente la penisola italiana.

ETÀ BIZANTINA – 553-643 d.C.

Ma nuove popolazioni germaniche dall’Europa continentale premevano alle frontiere: nel 568 i Longobardi lasciarono la Pannonia ed entrarono in Italia attraverso la Valle del Natisone, in Friuli.

Rapidamente essi conquistarono le regioni padane e si spinsero verso l’Italia peninsulare.

La Maritima Italorum, cioè la Liguria attuale, rimase invece sotto il controllo di Bisanzio.

Il Finale ha restituito importanti testimonianza di questo periodo.

Il rapporto col mondo mediterraneo, allora dominato dalla potenza navale di Bisanzio, era garantito dalla rada portuale di Varigotti, protetta dal promontorio proteso sul mare e difesa da un castello eretto sul culmine dell’altura.

Nell’entroterra, la possente fortificazione sorta alla fine del VI secolo sulla ripida altura di Sant’Antonino controllava le valli attraverso le quali si giungeva alla costa. La fortezza bizantina di Sant’Antonino era dotata di una grande torre a più piani con monofore, mentre altre torri rettangolari erano inserite lungo le cortine murarie difensive.

Le indagini archeologiche condotte dal Museo Archeologico del Finale hanno evidenziato i rapporti commerciali del castrum di Sant’Antonino col mondo Mediterraneo: dalla Tunisia provenivano anfore da olio e ceramiche, mentre dalle regioni orientali dell’Impero giungevano anfore destinate al trasporto di vino. Alcuni pesi monetali in bronzo, rinvenuti nella fortezza, testimoniano la circolazione di monete d’oro e un’attiva rete di scambi. Nelle regioni alpine erano prodotti recipienti in pietra ollare destinati alla cottura dei cibi.

L’Età bizantina in Liguria vide la sopravvivenza di un’organizzazione sociale ed economica ancora di tradizione romana. Fu peraltro un periodo fugace: nel 643 i Longobardi riuscirono a conquistare anche la Liguria.

Le cinte murarie e le torri del castello di Varigotti, poste sulla sommità dell’altura del promontorio di Monte Lunante, erano destinate a proteggere il sottostante porto naturale nella rada sul versante orientale. Essa è nota come la baia dei Saraceni.
Il castello di Sant’Antonino è collocato su una ripida altura  dell’entroterra del Finale, tra la Valle dell’Aquila a est e quella di Perti a ovest.

Mappa dal 553 d.C. – 643 d.C