Il Promontorio di Varigotti e la zona circostante, che si estende verso il Malpasso e Capo Noli, rientrano tra i luoghi più interessanti della Riviera di Ponente sotto l’aspetto floristico e più in generale della biodiversità.
Le condizioni climatiche, di tipo temperato umido, caratterizzate da modeste precipitazioni e temperature medie annue assai elevate, associate a substrati prevalentemente calcarei e a un’esposizione favorevole, giocano un ruolo decisivo nel rendere quest’area particolarmente adatta ad ospitare piante e formazioni tipiche della flora e della vegetazione mediterranea.
Alcune specie, definite come paleomediterranee, si diffusero e sopravvissero durante i rigidi periodi glaciali dell’ultima era geologica proprio in questi ambienti più favorevoli. Tra di esse troviamo alcune entità protette, come la Campanula sabatia o campanula di Savona, la Campanula isophylla o campanula a foglie uguali e il Convolvulus sabatius o vilucchio savonese.
Altre specie di pregio e di una certa rarità, in quanto raggiungono qui i limiti più settentrionali del loro areale di distribuzione, sono il Limonium cordatum, detto anche statice, che si rinviene nelle fessure delle rupi sul fronte costiero, la Malva subovata o malvone marittimo e il Coris monspeliensis o coris di Montpellier.
Una arbusto emblematico della flora mediterranea costiera è l’Euforbia dendroides o euforbia arborea, che perde le foglie in estate per riprendere vitalità tra inverno e primavera in modo da sopravvivere all’intensa aridità estiva.
La rassegna fotografica allegata a questa scheda potrà servire per riconoscere le specie più significative della flora del Promontorio di Varigotti, anche in assenza di fioriture.
L’intera area dei dintorni, talvolta inaccessibile per i dirupi a picco sul mare, ospita diverse formazioni vegetali, con garighe, macchie, leccete e pinete a pino d’Aleppo che creano ambienti naturali ricchi di opportunità per animali selvatici come il cinghiale, la volpe, lo scoiattolo rosso, il riccio, oltre a diversi uccelli rapaci, tra cui il falco pellegrino, il gufo reale, il gheppio, lo sparviero e la poiana.
Tra i rettili si ricorda la lucertola ocellata che viene qui ospitata in cattività essendo molto difficile osservarla in natura per la sua rarità ed elusività.
Anche alcune specie di anfibi, come la raganella mediterranea e il pelodite punteggiato, sono stati introdotti in pozze d’acqua artificiali, essendo in forte riduzione nelle aree litoranee della Liguria di Ponente.
Questa piccola porzione di territorio finalese racchiude in sé un prezioso tesoro di grande valenza naturalistica e costituisce un patrimonio d’interesse nazionale che impone rispetto e cura a garanzia della sua salvaguardia e valorizzazione.
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