Il Promontorio di Varigotti, proteso sul Mar Ligure a protezione della sottostante rada portuale naturale, col suo inconfondibile profilo rimarcato dalla torre di avvistamento posta sulla sommità ha da sempre costituito un punto di riferimento per chi percorreva le rotte marittime lungo la costa ligure o per chi osservi il litorale dalle alture circostanti.
Quest’area è stata oggetto di un importante intervento di riqualificazione e restauro ambientale sostenibile, finanziato nel 2021 dalla Fondazione Compagnia di San Paolo e di recente concluso.
L’impegno congiunto del Comune di Finale Ligure, della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio delle province di Imperia e Savona, dell’Associazione Varigotti Insieme, della sezione finalese dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri nell’ambito del progetto del Museo Diffuso del Finale-MUDIF, del Museo Archeologico del Finale e del gruppo Guide del Promontorio di Varigotti ha consentito la sistemazione e il recupero dell’area del promontorio, che è stata nuovamente aperta al pubblico offrendo la possibilità di attività didattiche e turistiche.
Il promontorio di Varigotti costituisce uno dei siti del litorale ligure di più grande suggestione per le sue valenze paesaggistiche e naturali, legate a questo rilievo sospeso sul mare, posto tra le case mediterranee del nucleo storico di Varigotti da un lato, le alte falesie di Capo Noli, che precipitano tra le scogliere da sempre battute dalle onde dall’altro.
Con gli aspetti naturalistici e paesaggistici di questo tratto di costa si intrecciano importanti vicende storico-archeologiche.
Varigotti entra nella storia nella Cronaca del Regno dei Franchi attribuita allo pseudo-Fredegario, un monaco franco che alla fine del VII secolo descrisse la conquista della Liguria marittima da parte del re longobardo Rotari intorno al 643 e la distruzione delle città bizantine poste sulla costa ligure, oltre che della stessa Varicotti, le cui mura furono distrutte e la popolazione ridotta in prigionia.
Molte delle testimonianze archeologiche relative a questo luogo sono legate al suo porto naturale inserito lungo le antiche rotte mediterranee e nella navigazione di cabotaggio sottocosta, alla presenza dell’antica chiesa di San Lorenzo sulla pendice soprastante la rada, alla sequenza di fortificazioni che protessero nei secoli la sommità del promontorio, alle torri di avvistamento di età moderna.
Sono tutti elementi che contribuiscono a creare un “paesaggio culturale” non solo di rara bellezza, ma anche di grande suggestione.
Aperture
15 maggio – 30 settembre 2024:
tutti i giorni dalle ore 9.00 alle 20.00
(Area video sorvegliata)
visite guidate gruppi scolastici/naturalistiche:
Gruppo Guide Promontorio di Varigotti
Tel. 019.6890600
visite archeologiche per gruppi (minimo 6 persone):
Museo Archeologico del Finale – Finalborgo
Tel. 019.690020 – Cell. 351.7306191
Per maggiorni informazioni
IAT Varigotti: tel. 019.6890600
IAT Finalmarina: tel. 019.681019
Museo Archeologico del Finale: tel. 019.690020 – 351.7306191
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